venerdì 17 giugno 2011

Sensitività e sensitivi



Mi è stato chiesto, più volte, di parlare della sensitività di spiegare cosa fosse esattamente, come funziona e che cosa avverte una sensitiva quando parla di cose che "vede", ma che di fatto non conosce. Cercherò nel mio piccolo di spiegarlo, a parole semplici, a parole mie.... magari parlando anche delle mie esperienze nel settore. Allora, comincio col dire che la sensitività è un dono di natura ma che contrariamente a quello che si pensa, non è destinato a persone speciali. E' un dono di natura che tutti possediamo! Tutti, nessuno escluso! Nasce con noi e fa parte dei cinque sensi che noi tutti conosciamo; olfatto, udito, tatto, gusto e vista. Quello di cui tratteremo in questo ambito è quello comunemente denominato il Sesto senso quello che viaggia su canali di percezione non fisica, quindi non riconosciuto dalla scienza. Come dicevo prima è un senso innato in noi e chi vi dice il contrario semplicemente vi dice una bugia, il sesto senso non è altro che l'ISTINTO che anche uno scienziato riconosce come qualcosa di esistente in natura. Gli animali ne sono forniti, ma anche l'uomo, ed è quello che lo accompagna nei primissimi anni di vita, fino a quando non sviluppa la cognizione che gli permette di valutare le cose ragionando poi arriva la razionalità e questo istinto di base purtroppo si perde.... In alcune persone però essendo più sviluppato resta presente nell'età adulta e se continuamente stimolato può crescere... basta pensare, per capire, che ci sono persone che a causa di problemi fisici, ad esempio le persone non vedenti, hanno sviluppato molto più il senso del tatto.... i sensitivi usano più di tutti i sensi il sesto, se ad un sensitivo si dovesse togliere questa capacità di "sentire" sarebbe come togliergli l'udito o la vista, uguale. Ma cos'è esattamente la sensitività? Volendo mettere da parte doti che esulano dai comuni mortali che esistono più o meno solo nei film americani, la sensitività è un insieme fatto di ISTINTO E INTUITO ovviamente molto sviluppati... come detto prima si tratta di persone che crescendo hanno continuato a mantenere vivo dentro l'istinto non lasciandolo offuscare dal raziocinio, con questo ovviamente non parliamo di matti o di essere irragionevoli, piuttosto di persone più complete perché hanno la capacità di vedere le situazioni di vita sotto i vari aspetti; razionalmente, emotivamente, istintivamente e intuitivamente. La domanda che mi si pone più frequentemente è: esattamente cosa vede un sensitivo?
Un sensitivo "vede" o percepisce sensazioni, davanti ad una foto, o ad un nome può avere delle sensazioni, tristi (se la persona di cui osserva l'immagine sta vivendo un periodo di crisi) di rabbia, di amore ecc... a seconda di quello che la persona oggetto del consulto prova in quel dato periodo. Le immagini, che comunemente vengono chiamate Flash, sono delle scene che arrivano all'improvviso davanti agli occhi della mente del sensitivo è come l'immagine di un ricordo.... a differenza di un ricordo o di un sogno ad occhi aperti, questi flash possono appartenere a persone che non si conoscono.... quindi non sono personali e poi sono immagini sconosciute che compaiono all'improvviso quindi non è una cosa graduale. Questo consente al sensitivo di scindere quelle che potrebbero essere sue fantasie (capita...) dalle sensazioni..... e sono più o meno forti e più o meno precise in base alle capacità dell'operatore, a volte possono essere immagini o sensazioni da decodificare.... Posso fare un esempio pratico, osservando l'immagine di un ragazzo scomparso ho avuto forti sensazioni, purtroppo negative... dentro di me sentivo che c'era qualcosa che non andava... ma era difficile capire ad un' approfondita analisi, utilizzando sia i Tarocchi che il pendolo sono riuscita a scendere nei particolari e a dare una risposta precisa a ciò che sentivo in termini più vaghi. Per questione di privacy evito di scendere nei particolari, posso solo dire che purtroppo il mio sentire era esatto. Spesso i sensitivi cercano di collaborare con le forze dell'ordine, ma con scarsi risultati, non veniamo presi in considerazione... sono diversi i casi che ultimamente ho seguito e per il momento sembrerebbero trovare dei forti riscontri... vorrei aprire una piccola parentesi: se possono essere utilizzati degli animali per ritrovare persone scomparse, penso che potrebbe essere data un'opportunità anche a delle persone. L'ideale sarebbe una squadra composta da tre o quattro sensitivi, poiché ognuno potrebbe aggiungere un tassello in più ed aiutare le forze dell'ordine, anche perchè: nessuno è infallibile e nessuno riesce ad essere preciso punto per punto c'è sempre qualcosa che può sfuggire.... siamo umani. A volte il vero problema è proprio quello, faccio un esempio: nel caso delle gemelline scomparse non sono riuscita a dire nulla... ero troppo coinvolta emotivamente (avendo anche io due bimbi di quella età) da mamma non ho avuto la forza di vedere e sono rimasta bloccata dall'emozione e dalla speranza che siano vive e stanno bene con qualcuno... questo giusto per far capire che non è tanto facile essere sensitivi. Perché se da una parte dobbiamo mantenere attivi quel senso che ci permette di "vedere" dall'altra se ci lasciamo coinvolgere troppo, per noi è difficile poi poter vedere le cose con chiarezza e obiettività! Diciamo che dobbiamo mantenerci sul filo come un equilibrista il giusto per "sentire" ma non troppo da cadere...
Quando si parla di affinare i sensi, per entrare nella dimensione del terzo occhio, ci sono delle pratiche che si fanno per aiutare il sensitivo a mantenere alte le percezioni, pratiche di meditazione, ma anche un corretto stile di vita: alimentazione sana, niente fumo, niente alcolici... soprattutto durante una seduta (e già lì potete riconoscere un cialtrone da un sensitivo...) il sensitivo non fuma, non beve, non mangia e anzi, dovrebbe essere a digiuno o aver mangiato poco. Ovviamente il tema affrontato è ampio, per cui mi limito, in questa sede a dare le nozioni informative giusto per togliere le curiosità.... c'è anche da aggiungere, tra le altre cose, che ci sono diversi tipi di sensitività ad esempio c'è la sensitività retrocognitiva, in pratica il sensitivo riesce a vedere episodi del passato di una persona.... c'è il sensitivo chiaroveggente, quello che vede il futuro.... c'è poi il sensitivo che riesce a stabilire con il suo interlocutore il cosiddetto legame empatico, riesce a percepirne le sensazioni, le paure, le emozioni, i pensieri... e descrive alla perfezione una persona che di fatto non ha mai visto come se la conoscesse da anni.... e poi c'è il sensitivo che racchiude un po' tutto questo. Il campo è vasto..... anche per me!
E adesso rispondo ad un'altra domanda: si può diventare sensitivi?
Certo che sì, ho già ampiamente detto che sensitivi lo siamo tutti alla nascita solo che poi sviluppiamo altri sensi e la ragione soppianta l'istinto, ma sviluppare il sesto senso si può. Alcuni lo fanno attraverso la cartomanzia, altri attraverso altre pratiche divinatorie (sfera di cristallo, specchio... ) altri ancora usano foto di persone o oggetti appartenuti alla persona per seguire le sensazioni che affiorano dentro. Con una buona dose di pazienza e tanto studio e applicazione tutti voi potete provare a "sentire", in commercio c'è un elevato numero di libri sul campo che insegnano tecniche meditative adatte e via discorrendo. La cosa più difficile è fare il vuoto totale di se stessi e ascoltare la voce interiore, ricordate: durante un consulto di sensitività, il sensitivo diventa come un'anfora vuota che si riempirà di sensazioni, ha bisogno di fare quel vuoto mentale scevro da pregiudizi o preconcetti e a volte è proprio questa la parte più complicata, per questo motivo occorre pazienza e tanta pratica, poi pian piano viene da sé. E' bene però specificare che nonostante, sia una cosa insita in ognuno di noi, può non essere riportata alla luce, anche con pratiche, studio ecc ecc... perché in alcune persone il raziocinio è così radicato che è difficile buttarlo giù, mettiamola così: se uno è stonato, non può diventare Pavarotti nemmeno studiando! :)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera, mi ha molto interessato quello che ho appena letto sui sensitivi, anche se vorrei saperne di più...

Anonimo ha detto...

si può avere una sensazione ,come s'è dovesse succedere qualcosa ,,,,sentendo soltanto qualcosa ,come ansia ke parte dallo stomaco...ma anke sognare qualcosa ke dopo giorni si avvera? francesca